Concordia Sagittaria

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Gli scavi e i resti dell'impero romano

Julia Concordia nacque nel 42 a.C. come colonia romana all’incrocio tra la via Annia e la via Postumia, inizialmente adibita ad avamposto difensivo nord orientale dell’impero. Da allora vennero costruite strade, case (domus), la cinta muraria, un ponte, un teatro, magazzini e un centro termale.

A partire dal 3° secolo d.C. la città fu coinvolta nelle guerre per contrastare le invasioni barbariche ed è proprio al periodo delle guerre che viene fatta risalire la fabbrica di armi (sagittae) che successivamente darà origine all’attuale appellativo della città (Concordia Sagittaria). Nella metà del 5° secolo d.C. gli Unni, guidati da Attila, misero la città sotto assedio, per poi raderla al suolo. 

In epoca moderna, soprattutto grazie al programma di ricerca promosso dalla Soprintendenza e dall’Università di Padova nel 1981, furono avviati gli scavi che portarono alla luce molti reperti archeologici dell’epoca romana, oggi visibili e visitabili in sede o presso il Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro.

I monumenti paleocristiani

Nel 3° secolo d.C. due fratelli cristiani, Donato e Solone, giunsero a Concordia e cominciarono a parlare ai suoi cittadini di Gesù diffondendo i principi della propria religione e inducendo diversi abitanti del luogo a chiedere di essere battezzati.

Quando in città si insediò il governatore Eufemio, che intendeva ripristinare la religione pagana, cominciò la persecuzione dei cristiani che vennero arrestati e torturati nel tentativo di essere riconvertiti, fino all’episodio del 304 quando 72 martiri vennero decapitati e le loro teste vennero gettate nel fiume Lemene. 

I loro corpi furono raccolti dalle persone del luogo e in loro memoria, proprio in via Santi Martiri, ancora oggi esiste un piccolo sacello. Nel 350 d.C., per ospitare le reliquie dei martiri, venne costruita la Trychora Martiriumun edificio a tre absidi di piccole dimensioni i cui resti sono ancora visibili alla destra dell’attuale cattedrale.

Resti della Trychora Martirium

Il Battistero

Il Battistero romanico è un monumento di grande pregio, con pianta a croce greca, tre absidi su tre lati e l’atrio di ingresso sul quartoFu costruito nel secolo XI per volontà del vescovo Regimpoto, la cui tomba si trova nell’atrio sulla parete destra. 

Di grande pregio e bellezza sono gli affreschi all’interno del battistero, che rappresentano figure di santi e storie della Bibbia. All’interno del Battistero è conservato anche un frammento di ambone che apparteneva alla seconda basilica di epoca carolingia. 

Il Battistero di Concordia, allo stato attuale, rimane l’unico battistero dell’XI secolo in Europa a conservare la decorazione originale pressoché interamente leggibile dal punto di vista iconografico.

Fonte: Wikimedia

La Cattedrale

La prima cattedrale costruita a Concordia Sagittaria alla fine del IV secolo era chiamata basilica apostolorum, consacrata nel 389 da san Cromazio e distrutta dall’invasione unna del 452. 

La successiva cattedrale fu sommersa da una piena del fiume Lemene a metà del VI secolo. Altre cattedrali sorsero nell’XI e XIV secolo.

L’ultima costruzione, che ancora oggi possiamo ammirare, risale al 1466 ed è dedicata a Santo Stefano Protomartire

All’inizio del Novecento, durante l’episcopato di Francesco Isola, fu costruita l’attuale facciata ed aggiunta la cappella dei martiri, con la cripta dove si conservano le loro reliquie. 

Il 17 febbraio 2018 la cappella dei martiri è stata dichiarata santuario diocesano dal vescovo di Concordia-Pordenone, Giuseppe Pellegrini. Il 3 agosto (festa di S. Stefano) il Vescovo, nell’ingresso prende possesso del suo mandato in Cattedrale e ogni anno riceve l’omaggio di tutti i parroci della diocesi, come rinnovata promessa di obbedienza e di impegno apostolico.

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